
IBM è un nome che è difficile non conoscere, una realtà internazionale di grande valore che ha saputo negli anni costruire una solida reputazione e anche un’identità visiva immediatamente riconoscibile: il logo IBM è noto a tutti!
Com’è successo? Quali sono le strategie messe in atto e come è riuscita l’azienda a costruire negli anni il suo logo?
Vediamolo insieme per capire quanto sia importante avere un’idea precisa di design e come essa deve essere portata avanti seguendo le specifiche esigenze di comunicazione aziendale.
L’azienda nel corso degli anni si è ingrandita, si è evoluta e con lei si è evoluta, ovviamente, anche la sua immagine, in un percorso tortuoso che è poi sfociato nel logo che tutti conosciamo e che abbiamo imparato a riconoscere.
Conosci la storia dei loghi più famosi? Vai alla sezione dedicata.
Indice

La storia di IBM

La IBM o International Business Machines Corporation fu fondata nel 1889, ma solo nel 1911 che ha iniziato a lavorare lungo quel percorso che oggi è ben definito.
La IBM nasce a Endicott Village, una cittadina nello stato di New York, a opera di Charles Ranlett Flint ed è oggi conosciuta come una delle società IT leader a livello mondiale.
I suoi servizi sono di consulenza IT, di informatica, ma anche di vendita software e hardware. I prodotti e servizi di IBM sono distribuiti in più di 160 Paesi e la sua identità visiva, basata sull’abbreviazione del nome aziendale, è tra le più note di tutte.
Negli anni il logo aziendale è stato visto e rivisto molte volte per adattars,i non solo ai vari nomi della corporation che si stava creando, ma anche per andare incontro alle varie esigenze comunicative dell’azienda.
Il tutto fino al 1964 dove l’idea del logo si è stabilizzata con piccole rivisitazioni strutturali.
Storia del logo IBM
Da sempre l’azienda ha deciso di portare avanti i propri loghi usando le prime iniziali del suo nome ed è così che appena nata, nel 1889, come ITRC ovvero International Time Recording Company. Utilizza così un monogramma logo ITRC.
Le lettere di questo logo avevano tutte dimensioni differenti, con la lettera T centrale a capeggiare su tutte. Elegante e sbarazzino questo logo utilizzava un carattere Serif.
Nel 1891 l’azienda cambia nome e così evolve anche il suo logo. L’azienda diventa Computing Scale Company.
Il logo che ne consegue punta più allo stile, che alla leggibilità con diversi riccioli e ornamenti.
Nel 1911 l’azienda cambia ancora il nome diventando Computing Tabulating Recording Company. Questo logo è racchiuso in una cornice circolare, è ancora pieno di riccioli e ornamenti, ma risulta decisamente più leggibile e preciso.
Questo logo resiste fino al 1924, ovvero fino a quando l’azienda non cambia di nuovo nome assumendo quello che oggi conosciamo.
Per il primo logo IBM non viene più utilizzata la regola dell’abbreviazione del nome, ma si decide di dare una forma ovale all’interno wordmark mettendo al centro International, Business in alto e Machine direttamente in campo basso.
Questo serve a evidenziare l’internazionalizzazione dell’azienda e la moltitudine di servizi che offre. Il logo rimane intoccato fino al 1946.
Nel 1946 viene riprogettata l’identità visiva di IBM.
Si lasciano gli ornamenti e i riccioli e si ritorna a un’idea di accessibilità e immediatezza. Questo quasi a significare la robusta semplicità dei servizi offerti: professionali, ma senza fronzoli, diretti allo scopo.
Il logo è composto dalle lettere IBM e in blu con piccoli ornamenti Serif.
Il nuovo logo che compare nel 1956 e dura circa 11 anni, fino al 1967 è pressocché identico al primo, si allargano solamente le grazie del font, così da rendere il tutto più espressivo.
Nel 1967 il logo viene ridisegnato dal designer Paul Rand che allinea le lettere su strisce di uguale grandezza bianche e blu. Non si stravolge il marchio, ne si cambia la scritta o il suo carattere, ma si dona una visione d’insieme completamente diversa.
Nel 1972 le strisce del logo si riducono da 13 a 8, forse per rappresentare il nuovo sistema a 8 bit.
Tutto rimane uguale poiché questo logo sembra perfetto per indicare velocità e dinamismo: proprio quello che l’azienda voleva trasmettere.
Il logotipo IBM è un carattere serif perfettamente personalizzato e scritto in grassetto. Questo nuovo carattere richiama i font Galerìa o Egiziano anche se con cerchi sostituiti da quadrati e le grazie elevate verso l’esterno.
Il logo IBM rimane così invariato nella storia fino al 2018, in questo periodo pur decidendo di non toccare il logo originale gli si affianca una nuova versione.
Questa versione è rigorosa e in grigio e bianco. La scritta IBM è completamente bianca e viene inserita in un rettangolo color del piombo.
Secondo i designer che l’hanno idealizzata, questa nuova identità visiva, da accompagnare al logo classico, serve a riflettere la responsabilità con cui l’azienda affronta l’innovazione del proprio business e la stabilità che riesce a fornire ai suoi clienti.
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