
In questo articolo approfondiamo insieme la storia dell’iconico marchio e le origini del logo Louis Vuitton!
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Louis Vuitton o non ha mai visto (non dico dal vivo, ma quantomeno in un film o in una serie tv) un prodotto di questo celeberrimo marchio.
Come sospettavo: nessuna mano alzata! Quando si cita Louis Vuitton si è consapevoli di parlare di una delle aziende di moda di alto livello più note, ricercate e amate al mondo, tanto dai ricchi, quanto dai vip.
Scopriamo nuove curiosità di loghi e brand nella rubrica loghi famosi.
Indice

La storia di Louis Vuitton
Il fondatore del marchio Louis Vuitton, nacque nel 1821 ad Anchay, un piccolo villaggio tra le montagne della Francia orientale. Nonostante Louis fosse di umili origini, scelse di scappare di casa all’età di 13 anni per recarsi a Parigi e fare della sua vita qualcosa di speciale e diverso.
Louis fondò nell’ormai lontanissimo 1854 il marchio Louis Vuitton, con l’obiettivo di progettare e introdurre nel mercato della moda bauli da viaggio a fondo piatto. Le prime valigie Louis Vuitton erano ben diverse da quelle che oggi tutti possiamo vedere e ammirare: erano infatti realizzate con una tela cerata di cotone color grigio, chiamata “Grey Trianon”.
A soli quattro anni dall’apertura del suo negozio, Vuitton rivoluzionò effettivamente il settore con i suoi bauli piatti. Questo innovativo ed elegante baule era infatti molto più leggero, resistente agli odori e all’acqua e, soprattutto, era di forma rettangolare: perfetto per essere impilato.
La metà del 19° secolo vide anche un boom dei trasporti in seguito all’invenzione del motore a vapore, il che significava che i viaggiatori avevano necessità di un nuovo tipo di bagaglio di lusso.
Questo modello divenne presto il preferito dell’imperatrice Eugenia e il marchio spopolò tra i ricchi, che lo scelsero come fornitore ufficiale di bagagli. Nel 1867, l’azienda vinse una medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Parigi e la sua influenza iniziò a estendersi ben oltre i confini della Francia.
Nel 1885, Louis Vuitton aprì il suo primo negozio all’estero, più precisamente a Londra.
Louis morì nel 1892, quando il figlio George Vuitton iniziò una campagna per trasformare l’azienda in una società mondiale.
Nel 1893 Louis Vuitton entrò infatti nel mercato statunitense e nel 1896 lanciò la sua iconica linea realizzata in tela “Monogram”, assicurandosi brevetti in tutto il mondo. Da allora, il Monogram è diventato il classico e conosciutissimo simbolo del marchio Louis Vuitton.

Storia del logo Louis Vuitton
La caratteristica notevole del logo Louis Vuitton è che questo non è praticamente mai cambiato, dall’anno della sua fondazione a oggi.
Se seguite la mia rubrica sulla storia dei loghi delle aziende più famose, saprete bene che i loghi dei brand, soprattutto se questi hanno una data di nascita particolarmente antica, tendono a evolversi negli anni. Le variazioni di un logo possono avvenire o per necessità “diplomatiche”, magari durante un cambio di direzione, o per “svecchiare” l’immagine e rendere più contemporanea l’identità dell’azienda.
Il logo di Louis Vuitton è l’eccezione che conferma la regola: l’intreccio della “L” e della “V” perdura nei secoli e ha subito minimi aggiustamenti grafici.
Ma quando è nato, esattamente, il logo Louis Vuitton, con il suo pattern così iconico?
La necessità di un emblema riconoscibile divenne impellente nel momento in cui la popolarità dei bauli e delle valigie firmate Louis Vuitton era in crescita esponenziale, tanto da generare una moltitudine di falsi.
Nonostante fosse davvero difficile contrastare il dilagare delle contraffazioni, Louis e i suoi eredi non si arresero. George Vuitton, figlio di Louis, è succeduto all’attività del fondatore nel 1895 e assunse una schiera di designer professionisti, affidando loro l’incarico di delineare un’identità grafica che fosse riconoscibile e inimitabile.
Alcune versioni di questa storia narrano che fu invece George in persona a disegnare il logo Louis Vuitton.
Il logo, accompagnato dall’iconico pattern, divenne subito il simbolo inprescindibile del marchio e venne apposto su tutte le valigie e borse impermeabili prodotte dall’azienda. Da allora, il logo Louis Vuitton è entrato ampiamente a far parte dell’immaginario della moda d’alto lusso ed è un noto simbolo di prestigio ed eccellenza.
La casa di moda ha scelto un carattere serif minimalista e semplice per il suo monogramma. Il lato sinistro delle lettere è più “pesante” e rinforzato, mentre il lato destro mostra linee sottili, leggere e snelle.
La “L” è scritta in corsivo e la “V” è classicamente dritta, per creare un riferimento all’antico segno della vittoria romana.
La scritta Louis Vuitton, posta sotto l’abbreviazione, è composta da un semplice font sans-serif. Tutte le lettere sono maiuscole. Le due “T”, caratterizzate da un’asta orizzontale stretta e da un gambo verticale allungato, sono l’unica caratteristica notevole della scritta.
Nei primi anni di esistenza del logo Louis Vuitton, il colore dello stemma era rigoroso, monocromatico, bianco e nero.
Successivamente, il marchio potè permettersi di sperimentare. Dopo l’apparizione della tela Monogram, la tavolozza del brand ha dato il benvenuto al marrone-beige, all’oro e all’arancione.
Nel 2003, l’artista giapponese Takashi Murakami ha sviluppato per l’azienda una versione del logo Louis Vuitton color arcobaleno, su uno sfondo chiaro. Ora, questa combinazione di colori viene spesso utilizzata sulle borse da donna.
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Mi raccomando, fanne un uso corretto, sono opere sacre.
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