
In questo articolo scopriremo le origini e l’evolzione del logo del Napoli, inoltre approfondiremo la storia della società calcistica, tanto amata nel mondo.
Anche se oggi basta pensare alla squadra del Napoli Calcio per avere ben in mente quale sia il suo logo, non è stato sempre così. Il simbolo della squadra non è sempre stato così inconfondibile poiché sin dalla sua fondazione nel 1926 questo è cambiato varie volte fino a diventare quello che oggi tutti conosciamo.
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Indice

Il logo del Napoli e la sua storia
Nel 1926 si chiamava Associazione Calcio Napoli e nell’anno della sua fondazione il logo della squadra presentava un cavallino rampante, simbolo del Regno di Napoli, che si sorregge su di una palla all’interno di un’ellisse azzurra. Intorno al cavallo sono state poste le semplicissime lettere A, C, N, per Associazione Calcio Napoli. Questo logo venne mantenuto però per una sola stagione calcistica e nel 1927 subì già un cambiamento.
La stagione 1926 non fu di certo una delle più memorabili e, a causa della disfatta subita in campionato, il logo venne paragonato all’asinello malconcio di don Domenico Ascione, un venditore di fichi molto conosciuto in città. I cittadini infatti paragonarono la squadra a questo asinello non proprio in forma prendendosi gioco della squadra.
L’anno successivo, infatti, l’emblema del Napoli cambiò in maniera radicale per allontanarsi il più possibile dall’idea che i tifosi si erano fatti. Niente più cavallo sulla palla e niente ellissi: il nuovo logo del 1927 era un cerchio con all’interno un pallone da calcio, i colori si fecero più scuri e si cercò di distanziare l’immagine dell’asinello o ciuccio, come lo chiamano a Napoli, ormai associata alla squadra. Nel 1928 arrivò un logo ancora più semplice: un cerchio azzurro con il bordo dorato e una grande N borbonica al centro, sempre dai toni giallo-dorati che non è solo l’iniziale della città, ma anche il simbolo che si ritrova sulle prestigiose porcellane di Capodimonte.
La bellezza dei partenopei risiede proprio nel fatto di saper trasformare delle debolezze in punti di forza e orgoglio. Il famoso asinello è diventato quindi il simbolo del Napoli e portafortuna.
Nel 1964 il Napoli diventò Società Sportiva Calcio Napoli, un cambiamento che meritava una rivisitazione del logo standard utilizzato ormai per tanti anni. La lettera N quindi venne rimpicciolita per fare spazio alle lettere sottostanti “S.S.C. Napoli” e nel bordo inferiore venne riprodotta una sorta di bandiera italiana stilizzata in tre rettangoli ricurvi.
Un altro cambiamento minimo, ma essenziale al logo avvenne nel 1980 quando la lettera N si fece ancora più piccola e inscritta in un cerchio azzurro circondato dalla sola scritta Società Sportiva Calcio Napoli in carattere maiuscolo. Il mondo del calcio però continuava a non dimenticare il vero e proprio simbolo del Napoli e l’asinello divenne una mascotte da riprodurre sulle magliette da trasferta della stagione 1982/1983 come emblema portafortuna.
Il logo del Napoli: scelte moderne e gli anni 2000
Nel 2002 avvenne il primo cambiamento essenziale nel logo della squadra di calcio del Napoli: la N bianca divenne un must e accanto al nome della Società Sportiva che girava tutto intorno alla lettera N apparve la sigla S.p.a.
All’interno delle società calcistiche le cose cambiano spesso e le carte in tavola vengono ridistribuite con velocità. Due anni dopo, nel 2004 alcune cose nel Napoli cambiarono nuovamente e così anche per lo stemma che divenne un cerchio azzurro iscritto in una cornice blu scura quasi notte con la scritta “Napoli Soccer” forse per percorrere i tempi della modernità e calcare la mano sull’internazionalizzazione.
La vecchia denominazione venne riacquistata nel 2006 e quindi fu modificato anche il logo. Stavolta però in via definitiva, nel senso che il logo del Napoli resta invariato ancora oggi. Questo stemma è più moderno, la sfumatura dei colori interni ed esterni rendono l’immagine più tridimensionale e l’azzurro, il blu notte e il bianco si sfumano tra di loro e partecipano a un gioco di luci e ombre davvero innovativo.
Anche il lettering della lettera “N”, vero e indiscusso must della squadra, si fa più elegante e raffinato grazie ai gradienti.
Caratteristiche del logo del Napoli calcio
Noi tutti conosciamo il logo del Napoli calcio nella sua ultima e più fresca versione. Si tratta di uno stemma semplice e minimalista. Questo logo è stato spesso messo in discussione poiché molti pensano che non ricalchi la vera identità del Napoli e che non sia del tutto ancorato alla tradizione.
C’è da dire che però basta pensare al Napoli calcio per ritrovare subito delle associazioni semplici:
- Il colore azzurro e blu notte
- L’asinello o ciuccio del Napoli che andò a sostituire il cavallo
- La grande “N” che però non è solo l’iniziale della squadra ma che si rifà alla città e alle sue tradizioni borboniche, come abbiamo
visto.
Questo vuol dire che la Società ha voluto rappresentare in maniera semplice ed innovativa, tutti i concetti associabili alla squadra. Il logo del Napoli è cambiato poco nel corso degli anni, ha solo subito dei minimi restyling che hanno seguito più le decisioni della società che il vero e proprio spirito del Napoli. Basta vedere in sequenza i loghi per capire che quello odierno è più frutto di un’eliminazione e una semplificazione che di un vero e proprio cambiamento.
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Mi raccomando, usalo con attenzione e cura.
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