
In questo articolo scopriremo le origini del logo PayPal e come si evolve nel tempo.
Ognuno di noi conosce PayPal, è uno dei principali metodi di pagamento online sia presso e-commerce che tra privati, permette di ricevere in un istante denaro di qualsiasi valuta e, ad oggi, è riuscito a creare una precisa e forte immagine di sé stesso anche attraverso il proprio logo e la propria identità visiva.
Proprio per questo oggi andremo a scoprire i segreti che si celano dietro l’elaborazione dell’identità visiva di PayPal e come sia stato creato il suo storico logo.
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Indice

La storia del PayPal

Il sistema di pagamento e conto digitale PayPal è oggi leader mondiale del settore, tuttavia pochi sanno che la sua storia è fortemente legata ad Elon Musk e all’inventiva di quattro giovani nel 1998: Elon Musk, per l’appunto, e poi Peter Andreas Thiel, Max Levchin e Luke Nosek.
Nel 2002 PayPal è stato acquisito da eBay, questo lo ha aiutato a diventare uno dei più grandi portali per pagamenti, anche tra privati.
Nel 2015 la società PayPal ha riacquistato la propria indipendenza staccandosi dal colosso eBay.
Storia del logo PayPal
Prima di iniziare bisogna contestualizzare l’idea di logo e di identità visiva legata a un’azienda legata all’utilizzo e al trasferimento di denaro, un logo in questo caso deve non solo essere facilmente identificabile, ma anche trasmettere fiducia e rimanere nel tempo.
Molte persone, infatti, se non ritengono sicura un’azienda di pagamento online non effettuano trasferimenti e/o acquisti. Proprio per questo PayPal ha, negli anni, mantenuto la propria identità visiva cercando di non rivoluzionare troppo il suo logo così da dare un’idea di stabilità e una sicurezza maggiore ai propri utilizzatori che potevano così legare immediatamente la sua immagine al servizio conosciuto.
Il primo logo PayPal viene mostrato al pubblico nel 1999, subito dopo l’esplosione dell’azienda. Si mostra come un wordmark semplice e diretto: iscrizione bianca con contorno blu; per la scritta si è scelto un carattere sans-serif moderno che avesse angoli acuti e contorni ben distinti.
Tutte le lettere si mostrano in corsivo e ben attaccate l’una all’altra in una variante bold.
Questo logo rimane con l’azienda per ben otto anni ed è infatti solo nel 2007 che l’azienda decide di cambiare il proprio logo. Invece del classico marchio bianco l’azienda decide di cambiare drasticamente. Intende agire così perché oramai ha consolidato la propria presenza online, anche grazie a eBay, ed è pronta a ridisegnare in chiave più moderna il proprio logo.
Ecco che il marchio bianco acquisisce due diverse tonalità di blu, una scelta fatta per rendere più riconoscibile il logo. L’azienda decide di osare sui colori, ma ripensa il proprio carattere tipografico che si fa più pulito e facile da leggere, lo spazio tra le lettere diventa più spazioso e si rimuovono i contorni che definivano le lettere in precedenza.
In definitiva il logo pensato nel 2007 risulta di impatto e con un chiaro miglioramento in termini di leggibilità; nonostante questo, diversi designer hanno criticato la scelta aziendale poiché il nuovo logo non forniva un buon contrasto su determinati sfondi online e questo poteva rappresentare un problema per un’azienda dedita ai pagamenti esclusivamente online.
Nonostante ciò, l’azienda ha deciso di puntare su questi colori per distinguersi dalla concorrenza e poiché suscitano inconsciamente nell’utente sensazioni di apertura, sicurezza e comunicazione.
Anche questo logo rimane con l’azienda per diversi anni (sette precisamente) e viene cambiato solo nel 2014 anche se nel 2012 vi è stato un piccolo cambiamento atto ad arrotondare leggermente il carattere tipografico.
Nel 2014, ovvero un anno prima di riacquistare la propria indipendenza PayPal, decide di stravolgere, di nuovo, il proprio logo.
In questo caso si tratta di una trasformazione davvero efficace e che rimane tuttora in uso avendo fatto diventare questo logo uno dei maggiori successi a livello di identità visiva e digitale. La trasformazione viene ideata da un’azienda di design californiana con sede a San Francisco, la Fuseproject, che decide di puntare su due temi chiave come:
- Connettività;
- Capacità dell’azienda di prevedere la propria stabilità a lungo termine.
Il team guidato da Yves Behar trasmette visivamente queste informazioni aggiungendo al wordmark un monogramma con una doppia P sovrapposta capace di dare l’idea di un’azienda immersa nel tech e capace di stare al passo con la connettività, che stava esplodendo in quegli anni su smartphone e tablet.
L’idea di grande lungimiranza e stabilità viene data attraverso l’uso di un corsivo rafforzato. Davvero interessante l’idea dell’azienda di associare alla trasformazione del logo anche un completo restyling della propria interfaccia utente.
Il monogramma di PayPal creato nel 2014, come abbiamo già visto, è il primo simbolo grafico dell’azienda.
Le due lettere sono posizionate una sopra l’altra con un velo di trasparenza atto a mostrare la lettera sottostante, ciò intendeva rafforzare non solo l’idea di connettività, ma anche di dare l’idea di un “riavvicinamento”, in questo caso PayPal era il giusto modo per rendere le transazioni e gli scambi di denaro digitali molto più vicini e umani possibile, facili e smart.
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