
Nel mondo delle auto di lusso le Porsche sono tra le più note. Il logo Porsche è oggi iconico e ciò non si deve solo alla qualità delle auto, ma anche all’immagine grafica identificata e che è diventata negli anni un vero e proprio simbolo di eccellenza.
Scoprire le curiosità su come questa casa automobilistica sia riuscita a creare un logo così duraturo e ben strutturato è davvero importante poiché ci permette di riflettere sull’importanza di identificare una linea grafica ben delineata e capace di comunicare con gli utenti già al primo impatto.
Come potremo vedere analizzandone la storia, il logo di questa casa automobilistica di lusso varia davvero poco negli anni e ci fa riflettere su come un’ottima idea e la costanza nel mantenerla nel tempo, possano essere davvero una combinazione vincente.
Vai alla sezione loghi famosi,per conoscere l’evoluzione delle identità visive dei Brand famosi.
Indice

La storia della Porsche

Pochi sanno che la casa automobilistica Porsche è stata fondata a Stoccarda da Ferdinand Porsche il 25 aprile 1931 come studio di progettazione e di ingegneria.
Ferdinand Porsche fu lo stesso uomo che nel 1938 diede vita al gruppo Volkswagen progettando il primo maggiolino.
La prima Porsche a debuttare sul mercato fu la Type 64, progettata nel 1939 per gareggiare su strada.
Questo primo modello, realizzato i soli 3 esemplari diverrà inconfondibile anche se la guerra ferma per un po’ la produzione e l’innovazione.
Infatti è il 1948 quando compare davvero la prima auto Porsche; ben presto l’auto diventa famosa sia in Europa che negli Stati Uniti.
Storia del logo di Porsche
La storia del logo Porsche è davvero interessante, in prima battuta l’azienda decide di utilizzare lo stemma dello stato popolare libero del Wurttemburg.
In questo caso l’idea principale era proprio quella di mettere in chiaro le radici nazionali della casa automobilistica che vedeva in Stoccarda il cuore nevralgico della sua fondazione.
Fino al 1938 il logo è allora quello del Wurttemburg con i cervi dorati, simbolo araldico per eccellenza: sono in piedi, si appoggiano all’elemento centrale e guardano su lati opposti. Le corna poi servono a richiamare la potenza e la virilità, la voglia quindi di vincere ogni competizione. Lo scudo centrale richiama i colori della bandiera nazionale e ha motivi neri a forma di corna di cervo.
Nel 1938 si decide di omaggiare la terra natia di Porsche ricordando un altro suo elemento nazionale ben definito ovvero l’allevamento di cavalli. Stoccarda e la nazione stessa era nota per il suo allevamento di cavalli di razza e perfino Porsche aveva avuto la sua prima storica sede in una stalla per cavalli. Ecco che appare un cavallo nero in campo giallo.
Il quadrupede è colto nel momento in cui si sta per impennare come simbolo di forza, velocità e stabilità; questo logo dura 10 anni e solo nel 1948 viene sostituito grazie a un restyling grafico completo.
Tra il 1948 e il 1952 lo stemma di Porsche ha un ritorno alle origini, si sceglie infatti di riproporre lo scudo araldico posto al centro del primo storico stemma.
Rispetto alla versione precedente è disegnato per essere più stretto, si nota l’assenza del doppio bordo e le corna ornamentali sono rappresentate per essere leggermente più sottili.
Nel 1952 l’azienda di Stoccarda sta avendo successo anche negli Stati Uniti ed è ora di darle un logo nuovo e ben definito.
Ecco che la Porsche, per la prima volta, introduce il suo stemma storico! In realtà, come è possibile ben vedere, lo storico logo pensato dai designer è ideato tenendo conto la volontà di preservare la memoria storica della casa automobilistica.
Si cerca allora di non snaturarne la natura ma di mixarne gli elementi in modo originale ecco che all’interno del famoso scudo araldico simbolo dello stato libero di Wurttemberg compare un cavallo rampante completamente nero su sfondo giallo. Compaiono per la prima volta la scritta “Porsche” e la scritta “Stuttgart”.
La casa automobilistica sembra aver trovato la propria stabilità grafica e un logo capace di rappresentarla al meglio. Il logo pensato nel 1952 resiste per ben 11 anni e viene ripensato solo nel 1963.
Curioso è il fatto che esistono due versioni divenute leggenda sulla creazione di questo logo: la prima è più simbolica vuole che sia stato lo stesso ideatore del marchio Ferdinand Porsche a stilizzare il logo su di un fazzoletto e a inviarlo al reparto marketing alla cura di Erwin Komenda che avrebbe ultimato le ultime formalità grafiche. La seconda versione invece vuole sia stato l’ingegner Franz Xaver Reimspiess inventore già del logo Volkswagen e di molte migliorie al loro motore.
Anche in questo caso, con il nuovo restyling si decide di preservare la storia di Porsche e si va quindi unicamente a ripensare il logo precedente cercando di renderlo più moderno e audace. Lo scudo viene ristretto nella parte inferiore, viene appuntito e la parte superiore arcuata. Tutti gli elementi grafici resi in 3D, il cavallo nero appare molto meno stilizzato e ben più aggraziato (così come le corna del cervo, simbolo di potenza).
Tutti i colori sono resi ben più vividi:
- Il rosso diventa bordeaux;
- Il nero diventa molto più brillante;
- Il giallo si trasforma in oro.
Il logo presentato nel 1963 è quello che tutti noi ben conosciamo poiché è rimasto invariato fino ai giorni nostri.
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Mi raccomando, fanne buon uso, è marchio di lusso!
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