
Il logo Puma è uno dei marchi ad oggi più riconoscibili nel mondo e più noti sul mercato dell’abbigliamento sportivo. La nascita del logo e del brand sono però molto diverse da quelle che molti si aspettano.
L’azienda tedesca negli anni ha consolidato la sua tradizione di abbigliamento tecnico e si è legata a nomi dello sport famosissimi come sponsor ufficiale; nonostante questo, la Puma nasce da un rischio e da una disputa.
Un litigio tra due fratelli geniali che ha contribuito a creare due dei marchi sportivi più in vista al mondo. Esistono tante curiosità legate al logo Puma e al marchio che lo ha creato, vediamone insieme alcune.
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Indice

La storia della Puma
Pochi sanno che la Puma nasce da un litigio familiare.
In principio vi era un’azienda di calzature sportive, una delle prime al mondo. In questa azienda lavoravano i due fratelli Rudolf Dassler e Adolf Dassler.
Adolf era un’atleta, partecipava e vinceva gare in giro per il mondo ed ebbe così l’intuizione di creare delle calzature tecniche per gli sportivi.
Il primo atleta a venire medagliato con le sue scarpe fu Karoline Radke negli 800 metri femminili e da lì l’azienda spiccò il volo. Il fratello Rudolf era un venditore e riusciva a rendere il marchio accattivante per tutti e così nel 1936, quando Jesse Owens trionfò a Berlino portava le loro scarpe.
Con il successo arrivarono i litigi e i due fratelli sciolsero l’azienda o meglio diedero vita a due realtà concorrenti: Adolf Dassler creò l’Adidas mentre Rudolf Dassler diede vita alla Puma.
Due marchi iconici che ancora oggi fanno la differenza nel mondo dello sport e dello stile.

Storia del logo Puma
Questo primo logo rimane per alcuni anni e nel 1951 si decide di riprogrammarlo e di ridefinire l’immagine della Puma nel mondo.
Il disegno rimane uguale, così come la scelta di lasciare che il gatto selvatico attraversi la D di Dassler, ma vengono inseriti diversi elementi geometrici. Sotto al logo compare, per la prima volta, il logotipo Puma e il tutto viene inscritto in un distintivo dove il nome del fondatore è in primo piano.
Il nuovo logo rimane presente fino al 1968 e durante questi anni si raffina anche l’identità visiva delle scarpe assumendo la classica morfologia che oggi conosciamo. Con il rinnovarsi dello stile delle calzature si rinnova anche il logo.
Scompaiono le linee geometriche, si eliminano le scritte e si ridefinisce il puma, il gatto selvatico simbolo dell’azienda che diventa l’unico simbolo del logo. Il logo doveva esprimere velocità e potenza e viene quindi disegnato dal fumettista Lutz Backes, insegnante del figlio di Rudolf Dassler.
Nel 1970 si compie una nuova evoluzione di stile: il Puma è disegnato in salto, non più in corsa, per aumentare la sensazione di dinamicità e il logo diventa bianco con contorni neri. Rimane una visione stilizzata e fumettistica del logo.
Questa versione resiste 4 anni e nel 1974, l’azienda opera una nuova rivoluzione del marchio dove la parola Puma ritorna ad essere una delle protagoniste visive ricordando, perfino, quelle usate nel 1958 (sono squadrate con bordi tondeggianti).
Il puma, invece, rimane in salto e mantiene la sua identità visiva ritornando al monocromo di prima: al nero più puro.
Nel 1976 il marchio prova un nuovo cambio di immagine che non viene apprezzato dal pubblico, elimina infatti il puma e cambia stile alla scritta che diventa più obliqua e stilizzata.
Nel 1978 si capisce che il logo senza felino predatore non ha lo stesso appeal ed ecco che esso ricompare mentre salta sulla scritta Puma, anch’essa completamente modificata per ritornare a uno stile che più si avvicini a quello dei loghi precedenti.
Nel 1980 il logo viene leggermente rivisto e i grafici del brand decidono di includervi il formstrip tipico delle scarpe, in formato traslucido. Non si cercano ulteriori modifiche e il gatto predatore continua a sorvolare la scritta come se cercasse di atterrarci sopra o superarla per afferrare una preda.
Infine, arriviamo al 1988 e al logo che conosciamo anche noi, reso così famoso e iconico da essere subito estremamente riconoscibile e gradevole per tutti gli appassionati di attrezzature sportive e streetwear in generale.
Ecco che il logo ritorna alle antiche origini mixando le idee moderne. Scompare la striscia curva del formstrip.
Si torna al bianco e nero e il puma torna a saltare sulla scritta.
Dal 1988 ad oggi il marchio ha deciso di mantenere la propria identità visiva cambiando solo, alcune volte, il cromatismo del logo che può presentarsi anche di un rosso acceso.
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