Oggi sono felice di parlare di self-branding o, più conosciuto come, personal branding. Ma piuttosto come si fa personal branding in modo efficace?
Per molti la risposta è semplice: fai un logo, fai il sito e fai ADV su Google o Social e il gioco è fatto. Ma siamo sicuri che funzionerà?
Assolutamente No! In questo articolo vorrei fare un pò di chiarezza e dare qualche consiglio in merito, ma intanto è fondamentale che spieghiamo cos’è!
Il significato di Self Branding o Personal Branding
Su Wikipedia viene spiegato così:
“Il personal branding è l’attività con cui prima si consapevolizza e poi si struttura la propria marca personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato a livello collettivo dalle persone su di voi e sui servizi che offrite, nella vostra vita professionale e non.”
Secondo me è fantastica questa definizione, puoi visitare 100 siti web accreditati in comunicazione e marketing, ma nessuno te lo spiegherà meglio in così poche parole.
Quindi vorrei subito evidenziare nella prima parte della definizione, che stiamo parlando di azione, o meglio di una serie di azioni che ancor prima di essere compiute devono obbligatoriamente essere pianificate.
Quindi chi crea il suo logo, poi il suo sito/blog e poi decide la strategia di marketing ha gravemente sbagliato! Non puoi progettare un logo o addirittura un sito se ancora non sai quale sarà la tua strategia di comunicazione.
La creazione di un logo e di un sito web può avvenire solo quando la strategia di marketing è passata alla fase di “consapevolizzazione“.
Nella seconda parte della definizione, invece, si sottolinea una fase emozionale, ossia tutto ciò che il nostro Brand (che sia aziendale o personale) riesce a trasmette.
Quindi, quando parliamo di significato di personal branding è giusto parlare di percepito.
Il percepito è ben diverso dal fare campagne con sensazionali offerte, ma è tutto ciò che i nostri sensi percepiscono riguardo un Brand.
Quando parliamo di Nike cosa ci viene in mente, cosa percepiamo? Sicuramente il senso di libertà e di vivere lo sport liberamente.
Nike non vende scarpe, o abbigliamento, ma regala sensazioni/emozioni di sentirti libero.
Oppure pensate al Mulino Bianco, cosa trasmette? Famiglia. Noi compriamo i flauti perché ci sentiamo in famiglia, ci fidiamo del Mulino Bianco, anche se, molto probabilmente, non abbiamo mai letto le schede nutrizionali dei suoi prodotti.
Come fare Personal Branding
Con l’esempio del Mulino Bianco abbiamo introdotto il concetto di fiducia. Fare personal branding è trasferire fiducia o empatia al cliente attraverso tecniche di marketing. Nel gergo direi semplicemente: il sapersi vendere è tutto.
Non parlo di vendere fisicamente un qualcosa, mi riferisco a quando ti rechi in un negozio solo perché c’è un commesso che ci sa fare. Mi riferisco a quando scegli un meccanico perché ti fidi di più rispetto ad altri.
Quando senti empatia verso qualcuno, provi una forma di attrazione (non parlo di attrazione fisica, ma mentale).
Quando un cliente ti acquista un servizio o un prodotto è semplicemente perché si fida. Gli piaci come lavori, o magari gli piacciono i tuoi modi. Non parlo di perfezione al lavoro.
Magari un mio competitor lavora meglio di me, ma io trasmetto qualcosa di diverso, qualcosa che non solo attrae, ma addirittura può influenzare.
Per questo oggi si parla di influencer.
Chiunque di noi può diventare un influencer, ma deve studiare una strategia di comunicazione e non solo… ma di questo ne parliamo dopo.
Molti miei clienti mi attribuiscono un lato umano che traspare in call o anche in chat. Questa caratteristica mi rende “migliore” rispetto ad un mio competitor, probabilmente competente quanto me. Ribadisco il percepito è tutto!
Self-Branding Online
Oggi l’occasione è per tutti. Con l’avvento dei social fare personal branding è molto più facile. Infatti parliamo di Personal Branding online.
Puoi creare un contatto molto diretto e vicino con i tuoi follower.
Abbiamo Social per tutti i gusti… Puoi scegliere il canale più adatto alla tua comunicazione e darci sotto.
Alcuni sicuramente stanno pensando “ma come fare follower veri, che mi seguono?” Beh, quella è proprio la chiave. Ti dico subito che io non ho ricette magiche, ma posso darti una lista di suggerimenti:
- Per prima cosa poniti un paio di domande: perché qualcuno dovrebbe seguirmi? Chi sono e cosa faccio? Cosa voglio rappresentare? Come lo faccio? Riesco a trasmettere autenticità?
- Definisci il tuo target (ricordati che non puoi e non devi piacere a tutti).
- Analisi di mercato per capire cosa può interessare al tuo target.
- Studia i competitor anche se non sono quelli diretti, potrebbero darti delle idee, o degli spunti interessanti.
- Crea la tua strategia di marketing per differenziarti.
- Pianifica un piano editoriale, per le tue pubblicazioni. Offri contenuti di qualità in linea con la strategia di comunicazione, e ciò che farà la differenza, sarà proprio, non saltare mai una pubblicazione. (Attenzione: ve lo dico, non è affatto facile!)
Ricordati di sfruttare la piattaforma più adatta alla tua comunicazione per fare personal branding online.
Fai video, usando Youtube o Facebook: sicuramente una parte dei tuoi contenuti devi dedicarli ai video, fanno molto engagement ed aiuta a farti conoscere meglio, ancor di più se sono dirette dove puoi mostrare il tuo lato umano.
Anche il fatto di poter sbagliare, ti renderà più vero agli occhi degli altri e qualcuno ti seguirà vedendo in te, lui stesso. Questo è molto importante, tendenzialmente noi siamo attratti da quelle persone in cui ci rispecchiamo.
Crea un blog, ci sono tante piattaforme gratuite per fare blogging, poi se ci abbini anche un dominio personalizzato è più professionale.
Ti cito le piattaforme gratuite, secondo me migliori, per creare il tuo blog:
- Blogger di Google
- WordPress.com
- Altervista.org
Il blogging è sempre attuale, come i quotidiani ai tempi della TV.
Puoi fare personal branding online anche con i podcast. Decisamente sono un trend in continuo aumento.
La gente ha sempre meno tempo da dedicare alla lettura per via degli impegni quotidiani. Usare i podcast aiuta ad ottimizzare il tempo: sei un pendolare, durante quell’oretta di spostamento puoi ascoltare podcast, oppure mentre guidi l’auto per andare a lavoro, o ancora mentre sbrighi faccende domestiche.
Ma quali sono i canali per creare o ascoltare podcast?
- iTunes
- Spotify
- Google Podcasts
Per il proprio personal branding online è professionale avere un logo e avere un sito (ovviamente responsive), ma il salto di qualità sarà determinato dalla propria immagine… come si dice … dal metterci la faccia!

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Esempi di Personal Branding
Il compito di questo articolo non è quello di parlare di Nike o Mc Donalds, sarebbe un pò scontato. Vorrei rimanere in Italia e concentrami sulla parola “personal”.
Si, parliamo di persone, di esempi umani magari esperti di marketing o di comunicazione digitale e non di grandi aziende strutturate con grandi capitali.
Non parlerò della Fearragni anche se rappresenta un esponenziale esempio di self branding a livello internazionale.
Mi vorrei riallacciare al paragrafo della sezione precedente, ossia al concetto di metterci la faccia. Vorrei farti qualche domanda per spiegare meglio il concetto:
Ricordi quale sia il logo di Marco Montemagno? Ti giuro, io da grafico che osservo molto, non saprei dirti che logo ha. Ma perché?
Semplice, la sua comunicazione è incentrata in lui… io direi che il suo logo è la sua faccia. Se hai avuto il piacere di seguirlo (e se non l’hai fatto, sei un pazzo furioso, come direbbe lui), noterai che trasmette contenuti di valore con estrema semplicità, e simpatia.
Poi aggiungi anche un tocco di modestia (definendosi ironicamente, giovane marmotta), nonostante abbia una notevole esperienza ed il gioco è fatto!
Marco Montemagno è un grande esempio di Personal Branding.
Ma come ha fatto per avere oltre 2 milioni di follower?
Un video al giorno!
Tutto qui.. si … certo non ha improvvisato, ha studiato una strategia e l’ha messa in atto con tanta determinazione.
Risultato: adesso è un Brand consolidato!
Ma allora la strategia è questa, cioè fare video?
Nooo assolutamente.. questa è una strategia forte ed efficace per farti conoscere, ma non è l’unica!
Ti citerò adesso 2 esempi forti di personal branding che hanno incentrato la loro comunicazione sul Blogging.
Mi riferisco a Riccardo Scandellari, in arte Skande o Dario Vignali.
Studiate il copywriting, scrivere con tecniche di copywriting è alla base per fare il blogger.
Non devi essere un scrittore per scrivere post per il tuo blog, ma è giusto che comprendi bene alcune tecniche della scrittura online.
Ricordati che scrivere con costanza su una determinata materia ti renderà esperto agli occhi di chi ti segue.
Sarai, quindi, costretto ad aggiornarti frequentemente e a documentarti, diventando successivamente esperto “realmente” nell’argomento.
Ti ricordo per la terza volta che il percepito è alla base!
Facciamo un esempio pratico:
Io non so nulla di comunicazione digitale.
Allora decido di leggere un libro.
Di sicuro non divento esperto, ma se leggo un libro al mese, in un anno avrò letto 12 libri di comunicazione digitale.
Nel frattempo seguo anche sui social, per svago, esperti di comunicazione e inizio anche a fare pratica costantemente, anche per diletto.
Sarà naturale che diventerò ferrato in comunicazione digitale.
Quindi ognuno di noi, se è veramente determinato, può diventare esperto in qualsiasi cosa.
Ciò significa che col tempo la conoscenza si convertirà in un seguito di follower e successivamente in clienti e collaborazioni.
Libri di Personal Branding
Leggere è fondamentale per acquisire nozioni, puoi fare qualche video corso, ma devi leggere molto in materia. Questa sana abitudine ti darà una nuova consapevolezza.
Qualche libro di personal branding l’ho letto. Quasi, quasi te ne consiglio qualcuno:

“Fai di te stesso un brand: Personal branding e reputazione online”
di Riccardo Scandellari
Skande sia in questo libro di personal branding, che in altri, evidenzia quanto sia importante la relazione con ogni singolo follower. Dando molto valore al rapporto umano. Sicuramente conosce molto bene il capolavoro di Dale Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici” (libro datato che ritengo sempre attuale e che comunque non c’entra nulla col branding, ma è fondamentale per creare relazioni, quindi in via indiretta leggerlo non farebbe affatto male).

“Da brand a friend: Un nuovo modo di fare business online condividendo valore e creando relazioni”
di Robin Good
Libro decisamente interessante perché fa capire quanto può essere forte un “piccolo Brand”. Robin fa notare quanto le persone si fidano sempre meno dei grandi Brand, impegnati, sempre meno, ai reali bisogni del cliente. Quindi il metterci la faccia e trasferire fiducia diventano la chiave per la propria reputazione online.

“Tutto fa branding Guida pratica al personal branding”
di Gioia Gottini
Questo non è un libro di personal branding, ma come dice il titolo, una vera guida dove puoi apprendere ed applicare la teoria con esercizi pratici. Troverai case history, il tutto raccontato con un’ironia pungente. Non sai da dove cominciare? Vuoi dare un taglio professionale al tuo Blog? Allora sono sicuro che leggere questo libro sarebbe un buona idea.

“La mucca viola: Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone”
di Seth Godin
Questo libro è una gemma del personal branding. Premetto che viene scritto in un periodo antecedente ai Social Network, quindi non può considerarsi pratico. Ma ti fa vedere le cose da altri punti di vista con una infinità di esempi. In un mondo in cui siamo educati fin da piccoli ad essere uguali l’uni agli altri, ciò che ti farà brillare rispetto ad un tuo competitor sarà proprio l’esser diverso. Considerata da Seth caratteristica imprescindibile.

“Copywriting Strategico: La Guida Pratica più Completa per Scrivere sul Web e Agire come un Copywriter Professionista”
di Francesco Papa
Questo non è un libro di personal branding, ma ritengo che iniziare a capire cos’è e cosa fa il copywriting agevoli molto, soprattutto nel mondo del blogging. Questa è una guida molto interessante per chi parte da zero. Francesco spiega molto bene un pò tutte le tematiche legate al copywriting strategico: dall’analisi di mercato, a come definire la comunicazione per la tua azienda, dalla PNL applicata al copywriting allo scrivere una email di vendita.

“Il potere delle abitudini. Come si formano, quanto ci condizionano, come cambiarle”
di Charles Duhigg
Questo non è un libro di personal branding, ma essenziale per iniziare un percorso nuovo. Un percorso che inizialmente non ti permette di vedere la luce alla fine del tunnel, quindi non si tratta di fare uno sforzo ogni tanto, ma di costruire nuove abitudini. Questo libro ti guida nella comprensione delle abitudini. Ti aiuta ad eliminare le abitudini che ti fanno del male per sostituirle con altre che ti porteranno ad un upgrade di te stesso.
Da grafico e web designer ho sempre ritenuto inutile per il mio business fare blogging. Ovviamente, mi sono dovuto ricredere!
La lettura ci aiuta a scoprire orizzonti nuovi! E, fortunatamente, non è mai troppo tardi per cominciare!
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