
In questo articolo scopriremo insieme le origini del logo Disney e vi racconterò la storia dell’iconica multinazionale che da anni arricchisce le nostre vite con personaggi e storie incredibili.
Che si tratti di un adulto o di un bambino, poco importa: non c’è persona al mondo che non abbia sentito parlare almeno una volta della Disney, di Walt Disney o di Topolino. Per non parlare poi di tutti i cartoni animati iconici ideati da questa immensa e celeberrima multinazionale e casa produttrice.
È vero, per tutte le persone che amano da impazzire l’universo dei prodotti Disney, ce ne sono altrettante che considerano quest’azienda unicamente come una spietata e dannosa multinazionale ultra-capitalista: la Walt Disney Company è probabilmente una delle realtà commerciali più divisive e controverse in assoluto!
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Indice

La storia di Disney
Walt Disney, ora considerato uno degli artisti e uomini d’affari di maggior successo di tutti i tempi, non ha sempre avuto così tanto successo. In effetti, Walt Disney ha avuto un inizio di carriera così difficile, che il suo successo finale è ora raccontato come una delle più grandi storie di impegno e perseveranza.
La prima impresa commerciale di Walt Disney, Laugh-O-Gram Studios, fallì nel 1923. Con solo 20$ a suo nome, Disney si diresse a Hollywood per ricominciare da capo. Con l’aiuto di suo fratello, Walt Disney iniziò a produrre due cortometraggi animati, Alice e Oswald the Lucky Rabbit. Questi cortometraggi ebbero successo, ma, sfortunatamente, Walt Disney non riuscì a proteggere il copyright legale sui personaggi e perse il contratto con loro nel febbraio del 1928.
Imperterrito, Disney ebbe l’idea di un cartone animato chiamato Steamboat Willie, in cui veniva introdotto quello che poi sarebbe diventato il topo più famoso al mondo: Topolino. Il cartone animato Steamboat Willie fu un successo e nel 1929 fu fondata la Walt Disney Productions.
Il numero di progetti di successo in cui la Disney è stata coinvolta da quella data è quasi troppo numeroso. Con centinaia di film e programmi TV, miliardi di miliardi di dollari in merchandising, due dei più grandi parchi a tema del mondo (Disneyworld e Disneyland) e l’acquisizione di decine di case produttrici e aziende già note al grande pubblico (come la Marvel, la Pixar o la Lucasfilm), la Disney continua senza sosta ad alimentare il suo mastodontico impero e la società non mostra alcuna battuta d’arresto o segno di debolezza finanziaria.

Storia del logo Disney
Il logo Disney d’esordio del 1937 è una delle firme personali del celebre fumettista e fondatore della compagnia: come si può vedere è una particolare e originale composizione di lettere maiuscole e lettere minuscole. Ancora oggi il font handmade è molto imitato e ricercato per la sua leggibilità e per il suo stile friendly. Le maiuscole “W” e “D“, che sono attorcigliate, così come la “i” e la “y” minuscole, ricordano visivamente le orecchie e la coda di un topo: sono un’allusione al personaggio principale dell’universo Disney, cioè Topolino.
Dopo dieci anni, nel 1948, i designer cambiarono lo stile del logo, senza apportare però delle modifiche significative: la scritta imita ancora la scrittura a mano libera, ma non ha più una pendenza in corsivo. Nonostante l’aspetto un po’ più grezzo e meno distintivo, questa versione del logo Disney ebbe una buona longevità: durò fino al 1972.
La nuova versione del logo Disney del 1972 riprende con decisione la firma iniziale del 1937, definendone con maggiore chiarezza i contorni e rendendola, nel contesto più morbida, spessa e stabile. Non solo: viene aggiunta la scritta “Productions” in fondo. La parola aggiuntiva viene eseguita in un carattere tipografico uniforme, della categoria Sans Serif: è da questo momento che si inizia a riconoscere la vera identità Disney.
Dal 1983 al 1985, è stata introdotta una nuova variante del logo Disney, con la parola graziata “Pictures” al posto di “Productions”. L’iscrizione principale, cioè Walt Disney, non risulta cambiata: è ancora in carattere Waltograph. La dicitura “Pictures”, invece del precedente produzioni, permarrà nel tempo.
Nel 1985 fa il suo grande debutto quello che poi diventerà uno degli elementi iconografici più amati, copiati e riconosciuti al mondo: il castello della Disney. Lo studio cinematografico scelse proprio il castello come suo simbolo rappresentativo per creare un chiaro riferimento con il mondo fiabesco di cui si occupava quotidianamente. La struttura del palazzo è raffigurata sotto forma di strisce orizzontali ed è circondata da un solido arco nero. Sopra ogni torre è visibile una bandiera triangolare. Sempre in questo periodo, fanno la loro comparsa i colori iconici della Disney, cioè il blu e il bianco. Questo fu il logo Disney fino al 2006.
Nel 2006, i disegnatori proposero un emblema con una chiara visualizzazione dei castelli magici: le strisce e la stilizzazione sono scomparse, per far spazio a dettagli realistici, cancelli spalancati e stelle cadenti. È come se quello che prima era un sogno, ora fosse divenuto realtà: ed è esattamente questo, il valore intimo e unico della Walt Disney Company. La parola “Pictures” è stata ridotta con un nuovo carattere maiuscolo e la scritta “Walt Disney” è diventata leggermente più sottile.
La versione attuale del logo Disney, presente dal 2011, è molto simile alla precedente, tranne per quanto riguarda l’iscrizione principale. Invece della versione completa “Walt Disney”, viene utilizzata una versione abbreviata: solo “Disney“, il cognome del fondatore di questa prolifica multinazionale, che è poi il modo informale e familiare con cui tutti preferiscono fare riferimento all’azienda e ai suoi prodotti durante le conversazioni.
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Mi raccomando, fanne buon uso! Ovviamente è tutelato da diritti di copyright.
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